Introduzione
La procedura di fusione intercorpo lombare transforaminale (TLIF) di LOSPA® ISTM TLIF rispetto alla procedura PLIF comprende una diminuzione delle potenziali lesioni neurologiche, un miglioramento dell’allineamento lordotico dato il posizionamento dell’innesto all’interno della colonna anteriore, e la conservazione dell’integrità della colonna posteriore attraverso la minimizzazione della dissezione di lamina, faccetta e pars.
Specifiche
Denti piramidali Forniscono resistenza alla migrazione del distanziatore, 0,7 mm di profilo dei denti
Forma anatomica L’impianto convesso (630R) incontra un migliore contatto con la superficie ossea
Bordo di tenuta posteriore Aiuta la rotazione attraverso il piano assiale
Naso a proiettile autodistruttivo Più facile e meno danneggiamento durante l’inserimento
Materiale PEEK con marcatori a raggi X in tantalio
Finestra assiale Completamente aperta, accoglie l’innesto osseo per consentire la fusione
Angolo lordotico di 7 Accoglie la curva lordotica naturale della spina dorsale
Grande profondità Fornisce una selezione fino a 35 mm
Pro e Contro, Potenziali Complicazioni
Nella maggior parte dei casi la retrazione neurale non è necessaria, ma un piccolo divaricatore viene spesso posto sopra la radice nervosa che attraversa mentre gli strumenti vengono scambiati nello spazio discale. Occasionalmente, la radice del nervo in uscita può aver bisogno di essere leggermente sollevata a livello di L5-S1, a seconda del suo angolo di discesa. La procedura TLIF può essere eseguita in modo sicuro ed efficace in modo minimamente invasivo. La tecnica mininvasiva suggerisce risultati clinici almeno equivalenti rispetto alla TLIF aperta eseguita in modo convenzionale. Il dolore postoperatorio, la perdita di sangue intraoperatoria e la degenza ospedaliera sembrano essere significativamente inferiori con l’approccio mininvasivo. Le endplate ossee vengono decorticate ma lasciate strutturalmente intatte.
Piccole perdite di liquido cerebrospinale possono essere trattate con spugna di collagene, colla di fibrina e riposo in piano per 24 ore. La chiusura durale primaria è tecnicamente difficile e non necessaria nella maggior parte dei casi. Gli innesti intercorpo devono essere svasati nello spazio intervertebrale per ridurre la possibilità di migrazione attraverso l’apertura nell’anulus.